mercoledì 5 novembre 2014

O capitano! Mio capitano!

Questa è dedicata ad una mia amica recentemente scomparsa ma anche a chi, nel corso degli anni, mi ha/ci ha abbandonati...
Mi dispiace per non essere riuscito a dedicarvi parole migliori! Spero che apprezziate il pensiero in ogni caso. Dedicata a tutti voi!

That's all FOLKS



05-11-1981

Vivi.
Siamo vivi in questo momento.
Qui ed ora. QUI ed ORA.
Esserlo è di sicuro un dono.
Prezioso. Mai sopravvalutato.
Che va rinnovato ogni giorno
dandogli il giusto peso,
la giusta importanza.
Lo dobbiamo a noi stessi:
anche a chi non né può più usufruire.
Costretto contro la sua volontà
a rinunciarvi prematuramente.
Godiamone ancora sentendoci felici
di averlo ancora nelle nostre mani.
“Cose semplici e banali”.
Parole sicuramente poco originali
di cui mi faccio portavoce
fottendomene del disprezzo dei cinici,
sbaragliando tutte le accuse di buonismo,
evitando di coinvolgere Dei e religioni
come garanzia di veridicità
per tutto quello che è stato riportato sopra.
Carpe diem!
Per tutti quei capitani e capitane
che non lo possono più cogliere.

venerdì 17 ottobre 2014

Ce ne vuole sempre un po'

Oggi vi presento una poesia freschissima, scritta stamattina prima di andare al lavoro. Spero che gradiate.
That's all FOLKS!!!

Com-Passione

La fine non è vicina
e le sensazioni spiacevoli sono transitorie
tanto quanto quelle positive:
quest’ultime
soltanto più rapide nella loro corsa
ad alta velocità
verso il baratro della
routine.
La compagnia è piacevole:
difficile averla sempre con sé
di questi tempi di
impegni improcrastinabili
indotti compulsivamente.
Necessità di tenersi impegnati
scordandosi l’importanza del silenzio:
esercizio di stile per una quiete necessaria
liberatorio per la mente
usata sempre più senza coscienza.
Conoscenza superficiale
per sentito dire
mai causa di esperienza
vissuta e cicatrizzata
nelle carni.
Apprendere è difficile
specialmente se lo si fa senza
aspettarsi niente in cambio,
se lo sforzo profuso
non porta a nessun tipo di traguardo.
Ripeto: la fine non è vicina.
È soltanto un qualche cosa
che avviene per passaggio:
un esodo, una pasqua,
una liberazione dal desiderio
di vederci sempre per forza
felici o sofferenti.

mercoledì 17 settembre 2014

E tu li senti i sensi?

Un'altra "roba" recentissima. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!

Sensi

I rumori risultano vaghi contorni
di clacson che si confondono al mio orecchio:
vicendevoli echi moderni di un mondo in preda
ad una barbarie molto poco straniera
talvolta tanto strettamente nostrana.
Diagnosi finale: afflitto da labirintite acuta.
Gli odori sono omessi e le sensazioni tattili
risultano retrattili come coltelli a scatto pungenti
palmi di primati senza alcun primato da sfoggiare.
Ricordi di sapori lavati da saponi
ricavati da scarti ossei di animali-umani.
La vista si ammanta di miopia:
cornee bruciate riposano
incapaci oramai di copiare
si cullano nel dolce far nulla
di una pensione oculare.

venerdì 5 settembre 2014

Rimpianti o qualcosa dal nome simile



Dopo un millennio mi ritrovo a scrivere qualcosa (ed è già una notizia eccezzzzzzzionale!) su "un qualcosa" che non sento quasi più mia! Sta benedetta A.R.T.E. di cui tutti parlano, che in parecchi dicono di realizzare e che veramente in pochi, sempre che ce ne siano, realmente possiedono!

A.R.T.E.

L’arte non mi delude.
Forse mi è semplicemente
venuta a noia.
Una vita ad inseguirla,
con gli altri che ti appiccicavano
molto impropriamente
l’etichetta
d’Artista
con tanto di A MAIUSCOLA
forse me l’ha resa Antipatica.
Stancante!
Non ho più niente da dirle
né tantomeno alcuna speranza da riporre
in lei.
Sarò onesto con me stesso e con lei soprattutto:
non le ho dato né la giusta importanza
né il nutrimento necessario poiché
potesse realmente germogliare al mio interno.
L’ho trascurata senza dedicargli il tempo
che avrebbe realmente meritato.
No, non mi delude affatto:
è come una figlia con la quale non sì è parlato
granché
con la quale si vorrebbe
recuperare un rapporto
e che ormai a distanza di anni
non ne vuole più sapere
di noi.

martedì 7 gennaio 2014

Hellboy per Fabione

Questo invece è un Hellboy realizzato per il mio grande amico, grande in tutti i sensi, Fabione Fiorebello! Buona guardata!
A colored Hellboy for my great friend Fabione Fiorebello! Have a good watch!

That's all FOLKS!!!

The Joker

Oggi vi presento il Joker realizzato per Alessandro Grosso il "grande" nipote di Fabione Fiorebello!
Buona guardata!
That's all FOLKS!!!



giovedì 2 gennaio 2014

Quando si ha tutto in testa ma non si riesce a dirlo


Iniziamo la settimana con una nuova poesia scritta da poco. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!



HO TUTTO IN TESTA MA NON RIESCO A DIRLO

Non sapere più scrivere
in corsivo, ma solo in stampatello.
Ed anche male sosterrei.
Colpa dell’alfabetizzazione informatica.
Colpa delle email tra innamorati
che hanno sostituito le lettere.
La corrispondenza.
Colpa di chi o cosa?
La verità è che io
ho sempre scritto da cani
fin da ragazzino.
Simply the truth come John Lee Hooker.
La verità è tutta una cazzata come Danno.
La verità è l’incrollabile fervore dei peggiori
della Seconda guerra civile americana.
La verità è che ho perso l’uso del congiuntivo
unito al condizionale ormai da tempo immemore.
C’ho le basi ma sbaglio nel parlare.
Sono messo male.
La verità è che gli sbagli li pagano sempre gli stessi
sia che siano sbagli da essi “posseduti”
che sbagli ereditati da sbagliatori professionisti
scaricatori di barili dalle navi dell’errore.
La verità è che le figure di merda le fai tu
mentre gli altri si prendono sempre e solo i meriti.
La verità è essere talmente tanto abituati
ad essere felici per gli altri
da dimenticarsi totalmente di esserlo
talvolta
anche per se stessi.
La verità è che bisogna ignorarla sta verità
presunta od incontrovertibile
e crearsene una tutta propria.
Personale!
La verità è la banale affermazione
che nessuno ce l’ha in tasca,
tantomeno in testa!
La verità è che le sfide non bisogna mai farsele mancare
e che le sfighe sono il sale personale che ci spinge a non mollare!
Fino all’ultimo respiro concessoci
da questa truffa chiamata vita
che a volte si sposa in nero alla Truffaut.
Diventato analfabeta nuovamente
m’appresto a rivivere un’infanzia magnifica
piena zeppa delle altrui verità
inculcatemi
ma ricca soprattutto dell’ignoranza
necessaria
al fottermene
altamente
di esse.