mercoledì 25 luglio 2012

Penso diverso

Oggi, dopo venti giorni di silenzio vi presento la mia unica poesia del 2012. Sono un po' bloccato.
È dell'inizio dell'anno. Buona lettura!
That's all FOLKS!!!

Diversità di pensiero

Amare le poesie brevi
perché non si ha voglia
di leggere troppo.
Credersi poeti o scrittori
va bene solo se si ha
il coraggio e la tenacia
di dimostrarlo anche agli altri.
L'amore è la più grossa scommessa
che ognuno possa fare
e non ci sono numeri ritardatari
o calcoli complicati
che possano garantirti
una qualche sorta di riuscita.
La solitudine è assai impegnativa
ed il tempo infinito passato a riflettere
su noi stessi
prezioso e sprecato in egual misura
non ce lo ridà nessuno.
Scrivi una poesia di speranza:
intanto la nave si inclina e si accascia sulle coste
di un'isola toscana con tanto di Giglio fiorentino.
Arenata.
Impossibile riprendere la navigazione.
Apprestarsi allo sbarco.
"Il naufragio ci ha dato la felicità"
che in altro modo non potevamo ottenere.
Mediterraneo immaginato.
Esotico mondo al contrario
per turisti orientali
neocapitalisti / postcomunisti.
Malati d'ansia da ufficio.
Terminali umani stremati
con la gastrite informatica cronica.
Gioia innocente infantile
perduta nei meandri impervi
dei dipartimenti universitari.
Nelle stagistiche performance
reiterate ed infinite
prive del giusto legame
contrattuale finale.
Nei master, nei corsi di formazione,
nelle lezioni di chitarra,
nei grandiosi personaggi
demolitori d'entusiasmo passionale
onnipresenti
che trasformano piaceri
in insopportabili doveri
gravosi da sopportare.
L'arrendevolezza
è il marchio con cui vogliono
segnare a vita la gente.
Speculatori finanziari che comprano
le tue aspirazioni a suon d'insulti.
Di fallimenti imposti.
Decisori di voti.
Applicatori di etichette.
Geniali oppressori inventori
di invettive.
La speranza è quella di non soccombere.
È quella di sapere sempre reagire.
Di aiutarci a capire come mandarli
sempre dove meritano
e di lasciarceli il tempo necessario
a dimostrargli quanto si sbagliano.
Quanto il loro errore di valutazione
sia stato ampio.
Quanto alla fine conti tu
e non quanto gli altri ti vorrebbero far contare.
È un'antipatia a pelle che divide le persone
in categorie differenti
ognuna fiera di appartenere alla propria
senza alcuna voglia di sfociare
nell'ipocrisia di voler condividere qualcosa
per forza
con le parti contrarie
alla propria corrente di appartenenza.

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